Recensione: “Nandèra il ragazzo della profezia”
Autore del romanzo: Pierluigi Cuccitto
Joan è un semplice ragazzo che coltiva il suo orto isolato dal resto del mondo. Quando accetta l’offerta di uno sconosciuto venuto da un misterioso castello, non sa di aver intrapreso un lungo viaggio che lo porterà a esplorare la frammentata terra di Nandèra, scoprire i segreti dei suoi numerosi abitanti e difenderli dalle loro stesse azioni.
In una terra i cui abitanti hanno tradito le proprie capacità innate e si apprestano al loro totale annientamento in nome dell’Efficienza, Joan intraprenderà parallelamente un viaggio interiore alla scoperta di sé stesso. Grazie al suo spirito di osservazione e alla sua ingenuità, dovrà comprendere cosa sta per accadere a Nandèra e trovare degli amici per fermarlo.
Questo libro ci racconta quanto sia importante trovare sé stessi e conoscere le proprie capacità e limiti per sfruttarli al meglio. Sottolinea l’importanza e la ricchezza della diversità nei tempi e nei modi di approcciare i problemi quotidiani. Ci racconta che, in un mondo dominato da regole, velocità e perfezione, è importante che vi siano persone in grado di pensare al di fuori degli schemi, osservare i particolari intorno a sé ed ascoltare gli altri. In questo modo, Pierluigi Cuccitto riesce a dare un’immagine delicata e autoironica della Disprassia, latente nel nostro Joan quando inciampa entrando nella città dell’Efficienza, e allo stesso tempo evidenziarne i grandi punti di forza.
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